...mentre ascolto un meraviglioso album di Pat Metheny, che mi rilassa un pò, penso a quanto sia necessario a volte dire di no senza farsi troppi scrupoli. Il mio orrendo carattere mi impone ogni volta che dico no dei gran sensi di colpa, mi fa preoccupare che l'altra persona possa esserci rimasta male, soprattutto quando l'altra persona ha la capacità di farti sentire colpevole in modo sottile. E l'adagio che mi ripeto sempre è "fregatene!", e soprattutto che mi ripete chi mi vuole bene, ma è più forte di me, non ci riesco, e mi faccio trascinare in un vortice in cui alla fine vado a fare sempre quello che vogliono gli altri, e mai o quasi mai quello che davvero voglio io. Forse questo è legato anche al fatto che molti miei amici non hanno quella ormai rara capacità di Ascoltare, non solo di sentire, ma comprendere a fondo che dietro ogni "no" c'è una motivazione, che dietro ogni decisione non c'è una volontà di non stare con loro o di voler "dare delle sole" o che ne so io, ma semplicemente altre esigenze, magari più importanti, soprattutto per noi stessi.
Ok, oggi ho preso davvero il blog come un piccolo diario in cui sfogarmi. Ma queste situazioni mi fanno star male, e allora ho bisogno di scriverlo, perchè scrivere è sempre stato molto catartico per me e mi fa bene.
Stop.
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